Perchè parliamo sempre d’amore?

Fin dall’antichità l’uomo ha sempre cercato di esprimere i suoi sentimenti attraverso l’arte, in particolare con la letteratura, fino ad arrivare ai tempi moderni, dove le storie d’amore vengono raccontate per lo più con i libri, le canzoni e i lungometraggi.

Ma perché abbiamo l’esigenza di raccontare questo nostro sentimento?

Sono tanti gli episodi altamente tragici e/o alquanto romantici, dove le storie d’amore non potevano essere vissute a causa di una società non globalizzata e poco evoluta, dove la differenza di casta, di religione e di sesso hanno sempre prevalso più di ogni altra cosa.

Romeo e Giulietta. Paolo e Francesca. Jack e Rose. Orlando e Angelica. Ecc, ecc, ecc…

Dirò d’Orlando in un medesmo tratto
cosa non detta in prosa mai, né in rima:
che per amor venne in furore e matto,

d’uom che sì saggio era stimato prima;
se da colei che tal quasi m’ha fatto,
che ’l poco ingegno ad or ad or mi lima,
me ne sarà però tanto concesso,
che mi basti a finir quanto ho promesso.

Così recitava Ludovico Ariosto nel secondo verso del primo canto. Cominciava a raccontare di un uomo, l’Orlando, che veniva considerato un saggio ed era stimato tra la gente, prima d’incontrare l’amore.

 

Ma possiamo citare tanti episodi letterari, ma anche cinematografici, come la passione sbocciata nel Titanic tra Jack e Rose, tra un uomo squattrinato che viaggiava in terza classe e una donna ricca di prima.

Nonostante l’amore sia un sentimento vecchio forse quanto il mondo, l’emozione è nuova in ogni individuo umano e animale in generale. L’amore ci fa stare bene.

 

Quando perdiamo la testa per qualcuno, nel sistema limbico (il centro cerebrale delle nostre emozioni) si verifica l’innalzamento della dopamina e un abbassamento contemporaneo della serotonina. Questo squilibrio chimico però non dura più di due anni. Questo si può tradurre in altre parole come il periodo di infatuazione verso il nostro amato partner. Tale periodo non dura più di due anni (a livello biochimico e quindi pisologico), dopo di che il nostro corpo si abitua a quella forte emozione che tutti chiamiamo amore.

Questo non significa che perdiamo il desiderio per quella persona, ma che ci siamo abituati ad averla accanto.

 

Dunque, dal punto di vista scientifico, le emozioni vengono provate diversamente da ciascuno di noi. Chi più e chi meno, ma il punto è che “perdere la testa” è un sentimento che si verificherà sempre, e tutte le persone lo raccontano in maniera diversa.

Ci sono milioni di modi per raccontare l’amore. Ci sono milioni di storie, ognuna con un particolare diverso; sentirne la descrizione ci riporta a qualcosa che abbiamo già provato e che proveremo presto, e questo ci piace. Ci piace dannatamente. Anche se una storia può anche andare male. Fa parte del gioco.

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