“Andrà tutto bene”, l’articolo di Sulcis Iglesiente Oggi

Ringrazio Giulia Loi del settimanale Sulcis Iglesiente Oggi per avermi intervistato e per aver scritto quest’articolo.

“Andrà tutto bene”, tornare a casa e ritrovare gli affetti.

Libri. Terzo romanzo di Michael Floris, autore originario di Iglesias che vive e lavora a Torino.

Trasferirsi in un’altra città, allontanarsi dagli affetti per poi ritrovarli, l’incontro generazionale: sono questi i temi principali dell’ultimo libro di Michael Floris, “Andrà tutto bene”, pubblicato recentemente. Michael, classe ’87, è originario di Iglesias ma da qualche anno, dopo aver studiato ingegneria ambientale, vive e lavora a Torino, coltivando al contempo una grande passione per la scrittura. “Andrà tutto bene” infatti non è il suo primo romanzo. Lo precedono “Il treno per la felicità”, ambientato a Torino e che racconta la difficile storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza di religione musulmana, ostacolata dal fratello di lei, e il romanzo breve “Vacanze d’estate”, una storia adolescenziale ambientata tra Torino e Finale Ligure. Tutti i libri sono stati pubblicati grazie a Youcanprint, piattaforma digitale che permette ai lettori di ordinare il libro da Amazon, Mondadori e Feltrinelli – è possibile anche farne richiesta alla libreria Mondadori di Iglesias – che verrà quindi stampato su richiesta.

Il mio ultimo romanzo l’ho scritto due anni fa

ci racconta Michael

e inizialmente doveva intitolarsi Una nuova vita.

Partecipò al concorso “Io scrittore” e arrivò in finale pur senza aver vinto. Avendo ricevuto numerosi giudizi positivi a prescindere da quello che è stato il risultato del concorso, Michael decise di pubblicarlo, dopo un’attenta revisione della storia e il cambio del titolo. Le protagoniste sono due donne, una nonna e sua nipote Giulia, che si riavvicinano dopo un periodo in cui quest’ultima, per esigenze lavorative, ha vissuto lontano da casa per molto tempo.

Sicuramente c’è una parte di esperienza autobiografica

spiega Michael, dato che lui stesso per lavoro ha lasciato la terra natia. Le due donne si riavvicinano, grazie anche ai racconti della nonna, che narra la sua vita alla nipote, creando così un legame indissolubile che c’era nei primi anni della vita di Giulia, ma che con lo scorrere del tempo era andato un po’ perdendosi. Il destino inoltre infliggerà alle due donne una terribile svolta, che diminuirà il tempo che le due donne avranno da passare insieme e portandole così ad avere un legame ancora più stretto.

Quando ci si allontana dalla famiglia è inevitabile creare un distacco, ma questo non significa non voler più bene alla propria famiglia

spiega ancora Michael. A differenza degli altri romanzi, che hanno Torino e dintorni come luoghi principali – quindi la seconda casa dell’autore – quest’ultimo romanzo è un collage di luoghi, come lui stesso lo ha definito, perché conoscere nuovi ambienti e luoghi crea una fonte di ispirazione molto forte per la scrittura. Michael ha riportato in questo romanzo anche il suo amore per i viaggi, e il creare una storia quotidiana attorno a persone normali che si sviluppa attorno a un luogo che ha conosciuto bene e che l’ha ispirato. Non esiste volutamente un luogo reale, ma tanti luoghi in un’unica storia che ognuno di noi può ritrovare leggendo il romanzo.