Come ordinare la nostra libreria

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Il dilemma di tutti gli amanti dei libri è sempre quello di metterli in ordine nella propria libreria. E’ frustrante vedere tutti i nostri libri sparsi per la stanza o messi a casaccio sulla libreria. A qualcuno può sembrare anche divertente andare in cerca di un titolo che giace lì da parecchi mesi (se non anni) in attesa di essere letto e cancellato dalla lista de “i miei prossimi libri da leggere”, la quale non rispettiamo mai.

Ci sono diversi metodi per mettere un po’ d’ordine sulle nostre librerie: alcuni non scelgono un metodo vero e proprio e ordinano i libri per grandezza, quelli più alti ai lati e i più piccoli al centro; altri seguono la profondità. Il disturbo ossessivo-compulsivo viene enfatizzato quando si dispongono i libri addirittura per colore. Sicuramente, entrambe le scelte citate non aiutano a trovare i libri immediatamente, così dobbiamo stare lì a scorrere attentamente il nostro dito indice per trovare quello che cerchiamo. Dal punto di vista dell’impatto visivo potrebbe anche essere bello da vedersi, ma sicuramente, a mio avviso, non è una buona soluzione.

La libreria è il grande tesoro di ogni lettore, per cui quest’ultimo tiene tantissimo a rendere presentabile la stanza, ma allo stesso tempo a mostrare con immediatezza i testi più pregiati quando si sta discorrendo con un amico e degustando un buon bicchiere di vino rosso. E allora come fare?

Si potrebbero costituire dei macroargomenti, quali narrativa, gialli, horror, fantastici, storici, classici, ecc, all’interno dei quali possiamo disporre i libri per autore, o ancora, per casa editrice, sicuramente non in base al nome del libro, poiché potremmo avere diversi testi dello stesso autore sparsi per la stanza, e allora sì che sarebbe un bel caos. Non bisogna badare all’altezza o alla profondità (anche perché se un autore pubblica sempre con la stessa casa editrice, il formato rimane lo stesso). Possiamo disporre i libri di uno stesso autore in ordine cronologico o per edizione, se si dispone di più ristampe. Seguendo questa classificazione si ottiene un lavoro decoroso, anche se lungo, infatti consiglio sempre di creare un file excel con l’elenco dei libri (e magari un numero che li identifichi univocamente) e con a fianco la voce “prestato”, per ricordarci che il libro è uscito dalla stanza.

In realtà, non esiste una classificazione rigorosa a cui bisogna attenersi, poiché la libreria è un qualcosa di personale, e come tale deve essere disposta in base ai nostri gusti, alle nostre ossessioni o al nostro disordine.