Picture-Story: Idillio

9° Appuntamento della rubrica “Picture Story”

ADOLFO TOMMASI: IDILLIO
Tommasi - Idillio

Info sul quadro:

Anno: 1884

Dimensioni: 58 x 98,8 cm (olio su tela)

Lo sguardo di quell’uomo le era rimasto impresso. I suoi occhi grandi e neri. I suoi baffi così folti e virili. Aveva un modo di fumare la pipa incredibilmente elegante. Giulia non poteva fare a meno di pensarlo per tutto il tempo. L’aveva incontrato soltanto una volta, ma era bastato per rapirle il cuore. E la mente.

A quella cena di gala, anche lui non era rimasto indifferente allo sguardo di lei. D’altronde come poteva? Giulia aveva i capelli castano chiari raccolti con un ferma capelli tempestato con delle pietre scintillanti, gli occhi verdi e le lentiggini sul viso. Il corpetto era talmente stretto tale che quest’ultimo le teneva alto il seno. Non si poteva rimanere indifferenti al suo fascino. E poi, il suo sorriso era così soave e incantevole, come le cose più belle della natura. I due si guardarono più volte. Ma si persero alla fine della serata.

Giulia provò ad informarsi su di lui tramite la sua amica Anna, la quale non perdeva mai tutti gli appuntamenti mondani. Da quando si era fidanzata con quell’ufficiale della marina, non perdeva l’occasione di ostentare la sua posizione, e di mostrare a tutti l’anello di fidanzamento.

-Giacomo… so che si chiama Giacomo.- disse Anna mentre sorseggiava il suo thè.

-Mi piace il suo nome, i suoi occhi…- Giulia parlava di lui, mentre con lo sguardo perso nel vuoto faceva viaggiare i suoi pensieri chissà dove.

-Lo volete conoscere?-

-Magari…-

-E allora fatevi avanti. Fate qualcosa!-

Non appena Anna finì di parlare, una cameriera portò una lettera a Giulia.

-Per voi signorina. E’ arrivata adesso.-

-Per me? Chi mi scrive? Non aspetto nessuna lettera.-

-Su apritela!- disse Anna entusiasta. -Sono sicura che è lui…-

I vostri occhi mi hanno colpito il cuore. Non riesco a smettere di pensare al vostro sorriso. Vorrei incontrarvi per ammirarvi da vicino. Vostro, Giacomo

Giulia cominciò a tremare. Il suo cuore era colmo di felicità. Anche lei aveva voglia di vederlo, conoscerlo, baciarlo. Gli aveva risposto che si sarebbero potuti vedere in segreto nella parte Nord della recinzione della tenuta. Non voleva che suo padre e i suoi fratelli sapessero di quella storia.

Alcuni giorni dopo, quasi al tramonto, Giacomo prese la strada che lambiva la recinzione della tenuta dei Verdini. Tirò fuori il suo orologio da taschino e vide che erano lei sei in punto. Quindi, si avvicinò alla recinzione guardandosi intorno, per essere sicuro che non ci fosse nessuno. Eccola Giulia! veniva verso di lui con passo elegante. Portava il suo abito da passeggiata, bianco con il pizzo nero.

-Bella giornata per fare una passeggiata, non credete?- esordì lei.

-Niente è più bello di voi, mia cara.”

Giulia sorrise, e abbassò la testa per l’imbarazzo. Il suo cuore batteva all’impazzata. Non riusciva più a controllare i suoi sentimenti. Si sentì quasi mancare.

-Cosa ne dite se la prossima volta ci vedessimo senza questa recinzione? Dopo tutto non siete una prigioniera.-

-Mi chiedete tanto, ma rischierò per voi. A presto!-

Giulia si congedò in fretta e prese a correre tra l’erba alta, perché le pareva che si stesse attardando, e la servitù avrebbe potuto sospettare qualcosa. Mentre correva verso casa, pensava a come e a dove avrebbe potuto reincontrare il suo spasimante. Ci pensava tutto il tempo.

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