Recensione del Blog “Il nostro angolo dei sogni”

il nostro

Giovanni è un giovane architetto che, laureatosi da poco, è giunto a Torino in cerca del successo, ma prima troverà l’amore; un sentimento capace di far scattare dentro noi delle speciali reazioni chimiche che, inspiegabilmente, ci fanno sentire tanto bene. E lui l’amore lo troverà con Sarah, ma prima di poter salire sul treno i due dovranno affrontare difficoltà dovute alla diversa religione di lei e i diritti che il fratello pretende di arrogarsi sulla giovane.

Giovanni, così come quelle reazioni chimiche, è speciale, un sopravvissuto in mezzo ad una folla di persone che pian piano sta abbandonando i sentimenti originali, i gesti romantici, quegli atti quotidiani così semplici capaci di strapparci i sorrisi più veri. Essendo la narrazione in prima persona ho potuto toccare con mano i suoi pensieri, i suoi sentimenti e l’ho davvero apprezzato, mi ha fatto capire che – pur essendo un personaggio frutto dell’immaginazione dell’autore – esistono ancora i ragazzi romantici e più accorti.

È come se parlasse a qualche ragazza lì fuori e le dicesse “se ancora non hai trovato l’amore, non demordere. Ti sembrerà strano, lo so, ma lì fuori ci sono ancora tanti bravi ragazzi come me.” Quasi a fargli una confessione.

Lei invece, Sarah, è una ragazza indipendente, ma costretta a piegarsi al volere del fratello e, forse, con il grande amore potrà finalmente trovare quel raggio di sole che illumina la sua giornata.

Un aspetto che ho apprezzato è sicuramente la descrizione che l’autore fa di Torino attraverso gli occhi del protagonista: sin dalle prime righe notiamo la soddisfazione di Giovanni, perché si trova in quella città che egli adora dentro il suo piccolo e ama ammirare in ogni momento della sua giornata.

L’unica cosa che avrei cambiato in questo romanzo è l’impostazione temporale che gli è stata data: finisce troppo presto e non nego che mi sarebbe piaciuto molto leggere qualche pagina in più. Protrarre il finale con qualche pillola di vita e un po’ di suspense avrebbe avuto il suo effetto.

Detto questo consiglierei il romanzo a chi ama sorridere alla vita, a chi è sempre alla ricerca di quella storia che sappia toccargli il cuore e chi non si dimentica mai di sognare.

Emanuela de “Il nostro angolo dei sogni”.

 

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http://ilnostroangolodeisogni.altervista.org/il-treno-per-la-felicita/