Vacanze d’estate – 2. La partenza

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Lo speaker della stazione annunciava la partenza del treno dal binario dodici. Sofia, intenta a leggere su una panchina, non ci aveva fatto caso.

-Sofia! Su, alzati che parte il treno!- gridò la mamma, mentre prendeva i bagagli e faceva per andare verso una delle porte.

Sofia alzò la testa, chiuse il libro facendo attenzione ad aver segnato dove aveva interrotto la lettura, e seguì la madre con passo svelto. Era da tanti anni che Sofia e la madre cominciavano le vacanze da sole, nella loro casa di Finale. Il padre le avrebbe raggiunte in ogni week end, fino ad agosto.

La partenza del treno aveva messo un po’ di ansia a Sofia. Stava lasciando la sua amata Torino, ma l’arrivo di alcuni suoi commpagni di scuola alcuni giorni più tardi la rincuorava. Mentre guardava fuori dal finestrino, con il walkman acceso la sua mente era tornata ai giorni trascorsi a scuola, alle risate con i compagni, alle interrogazioni di matematica e alle ostili versioni di latino. Era un po’ malinconica Sofia, anche perché quella sarebbe stata l’ultima estate prima della maturità.

Mentre il treno fischiava a tutta forza e il walkman passava una canzone della Pausini, il volto di Sofia veniva investito da un raggio di sole, caldo e lucente. Sofia chiuse gli occhi e si sentì il tepore pervaderle le spalle e poi tutto il corpo. Ma non appena riaprì gli occhi, il suo pensiero era andato alla fine della scuola, quando durante i bagni nelle fontane di Piazza Castello, Luca l’aveva guardata per un secondo. Quel giorno, aveva sperato fino alla fine, che si avvicinasse per parlarle. Il pensiero di lui continuava a tormentarla dall’inzio della scuola, e i bagni in Piazza Castello era stata l’occasione più ghiotta per parlarci. Lei, però, era troppo timida.

Dopo quell’episodio, si era promessa di cancellare il suo pensiero dalla testa. Le vacanze stavano per cominciare, e non avrebbe più rivisto Luca prima dell’inizio della scuola. Allora, Sofia desiderava una vacanza piena di baldoria e di risate. Magari, avrebbe pure conosciuto un ragazzo che avrebbe avuto il coraggio di parlarle.

Luca e Alberto stavano seduti sulla scalinata di granito, sopra la quale si erge il monumento ai caduti di Piazza Castello, proprio dietro la parte medievale del castello di Palazzo Madama.

-Fammi fare un tiro.- chiese Alberto a Luca, mentre quest’ultimo guardava assorto verso via Po.

-Luca, ci sei?- insistette ancora Alberto.

-Eh?-

-Benvenuto sul pianeta Terra!-

-Scusa ero sovrappensiero…-

-Dammi quella sigaretta, va’.-

Luca gli passò la sigaretta a metà. Ne fumavano sempre una in due per ammortizzare i costi.

-Che fai per le vacanze?- chiese Alberto mentre soffiava verso l’alto una nuvola di fumo.

-Niente, credo. I miei lavorano quest’anno.-

-Rimani a Torino per tutta l’estate?-

-Non ho scelta.-

-Ma non hai degli zii che vanno in vacanza?-

-No, in realtà ho i miei nonni che quest’anno vanno nella loro casa a Sestriere.-

-Che tristezza…- rincarò la dose Alberto.

-Già.-

Alberto finì la sigaretta e la spense pigiandola contro il granito, poi la mise tra il pollice e il medio e la lanciò sulla strada.

-Facciamo due passi?- chiese Luca.

Mentre i due alzarono, di fronte a loro passò un gruppo di ragazze.

-Ehi, hai visto quella?- esclamò Alberto continuando a guardarla da dietro.

Luca non stava ad ascoltarlo. Continuava a camminare in silenzio.

-Luca! Guarda quella!- indicò facendo un cenno con il capo.

-Si, carina…-

-Carina? E’ una bomba!- E aggiunse: -Ma si può sapere che hai?-

-Nulla.-

-Non dirmi che pensi a quella Sofia?-

Luca non rispose.

-Stammi a sentire. Lei non ti calcola. Non ti considera all’altezza. Pensa a tutte le ragazze che ci sono qua. Divertiti! Anzi, sai che ti dico? Ti porto con me in vacanza!-

-Eh?-

-Sì, ti porto con me, a Finale. Apena torno a casa, lo dico ai miei. Non ci saranno problemi. La casa che abbiamo lì è grande e c’è abbastanza spazio!-

-Non so se è una buona idea…-

-Sarà una vacanza stratosferica! Rimorchieremo un sacco di ragazze!-

Alberto ormai aveva deciso. Nella sua mente proiettava come sarebbe andata quella che si preannunciava la vacanza della loro vita.

Luca si fece trascinare dall’euforia di Alberto, e aveva deciso di accettare, così avrebbe potuto dimenticare Sofia.

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