Mi vengono in mente tante riflessioni, ma la prima è che mi sento di ringraziare tutte le persone che fin dal primo momento in cui ho cominciato a scrivere mi hanno dato fiducia. Grazie.
La seconda è che questo libro ha segnato un po’ il cambiamento della mia nuova vita a Torino. Città in cui vivo, e dove la storia de Il treno di svolge.
Per me che scrivo i personaggi dei miei romanzi sono un po’ come dei figli, e ogni tanto penso a dove sono o a cosa stanno facendo. Per esempio, Sara e Giovanni saranno ancora a Parigi? Staranno ancora insieme come ho voluto che fosse?
Il bello delle storie è che ognuno di noi che le legge se le immagina a modo suo.
Be’, tanti auguri, Treno!
Vuoi acquistare il libro?