Picture-Story: Il ponte di Argenteuil

2° Appuntamento della rubrica “Picture-Story”

CLAUDE MONET: IL PONTE DI ARGENTEUIL

Bruke von Artenteuil

Info sul quadro:

Anno: 1874

Dimensioni: 60 x 80 cm (olio su tela)

 

-Vieni cara mia. Facciamo una bella passeggiata al ponte di Argenteuil. C’è un sole caldo, finalmente, oggi sembra proprio una bella giornata!-

Mi piace ammirare la mia signora mentre cammina col suo ombrellino bianco di pizzo per ripararsi dal sole. I suoi capelli sono perfettamente raccolti. Sono proprio fortunato, penso. Qua e là, lascia il mio braccio e s’inchina per sentire l’odore dei fiori che incontra. -Guarda questo caro… e quest’altro!- E ogni volta torniamo a casa con un bel mazzo di fiori che lei immerge, non appena arriviamo, in un vaso pieno d’acqua che le ha regalato la mamma. Subito, l’odore si diffonde nella stanza che pare di essere ancora lì di fianco al fiume a fare la passeggiata.

Puntualmente, al ponte incontriamo il farmacista del paese, ed ogni volta ci coinvolge nei suoi discorsi di politica. Alla mia signora non piace per niente la politica, e così si annoia. Quindi, con una scusa lasciamo il farmacista e sua moglie, e chiedo a Ginevra se vuole fare un giro in barca. -Guarda come l’acqua riflette ogni cosa- mi dice Ginevra. Ora passiamo sotto il ponte, e qui ci fermiamo. All’ombra. Lei chiude il suo ombrellino, così io mi avvicino e la coccolo un po’ dicendole qualche frase dolce. Come amo la mia Ginevra! Come amo questo posto!

Sento spirare un leggero venticello, quindi spiego la vela così che la barca possa muoversi da sola seguendo la direzione del vento. Ginevra si mette davanti sorridente e compiaciuta per quegli istanti lì con me. Alcune ciocche dei suoi capelli dorati sfuggono alla presa del suo ferma capelli, così si muovono ondeggiando nell’aria. Passato il ponte, il sole ci abbaglia e si accinge a tramontare all’orizzonte. -Andiamo caro…- dice lei. Avrei voluto rimanere lì senza che il tempo trascorresse così inesorabilmente. Ma invece, il tempo, come sempre, è tiranno, così devo abbandonare i miei piaceri di questo pomeriggio e attraccare sull’argine. Per fortuna, che il fiume non è poi così lontano da casa. Per fortuna, che ho sempre lei con me.

© Michael Floris – Tutti i diritti sono riservati.