Picture-Story: Al chiaro di luna

22° Appuntamento della rubrica “Picture Story”

GUILLERMO GOMEZ GIL – AL CHIARO DI LUNA

Guillermo Gómez Gil - MoonriseInfo sul quadro

Anno: 1906

Dimensioni: (olio su tela)

Custodito al Musée des Beaux-Arts de Pau.

Separatore-1-2Le onde si adagiavano sulla battigia, e quello scrosciare dava un senso di pace. Quando era pensierosa, Anna andava sempre sulla spiaggia. Rimaneva lì per ore, a contemplare il mare, che le pareva un grosso mantello che nascondeva al mondo qualcosa.

Anna non riusciva a pensare alla sua vita senza quelle onde. Quel mare sapeva troppo di lei. Gli aveva confessato tutta la sua vita, le sue paure e le sue debolezze. E’ strano come una cosa che fosse muta per tutto il tempo, riusciva a capire i suoi sentimenti.

Ma la voce del mare, cioè lo scrosciare delle onde, riusciva a calmarla. La cullava in una ninna nanna, che metteva a dormire le sue ansie. Ecco perché Anna amava il mare.

La sua era una famiglia di pescatori da generazioni. Suo padre l’aveva portata in mare fin dai suoi primi mesi, e per lui era il tesoro più prezioso del mondo. Avevo preso gli occhi azzurri di sua madre, ma era testarda quanto suo nonno. L’odore del mare le si era appiccicato la prima volta che mise piede nella barca di suo nonno, e non l’aveva più lasciata. Ma lei si sentiva felice così.

Quella sera di luglio faceva decisamente caldo, e come quasi ogni giorno, Anna era andata sulla spiaggia. Si era seduta sulla sabbia, mentre guardava la luna piena specchiarsi sul mare.

-Eccoti, ti cercavo.- disse improvvisamente una voce maschile.

Anna rimase ferma e in silenzio sul suo posto. Filippo si sedette di fianco a lei, poi le cinse le spalle con un braccio. Anna si appoggiò sulla sua spalla.

-Non riuscirei a vivere senza questo posto.- disse lei.

-Perché pensi questo?-

-Perché c’è tanta gente che non ha mai visto il mare.-

Filippo le odorava i capelli. Avevano sempre il loro inconfondibile odore di mare.

-Io non riuscire a vivere senza te.-

Anna si girò di scatto e lo guardò negli occhi. Poteva scorgere i lineamenti del viso che la luna illuminava. Aveva conosciuto Filippo quando furono bambini, e ora, che sono ragazzi, il loro rapporto è diventato qualcosa di importante. Anna avvicinò il viso al suo e aprì leggermente le labbra, bramosa di un bacio.

Ecco che la luna ora, le illuminava gli occhi azzurri. Era questo che a Filippo faceva impazzire. Era quello il suo mare, il suo cielo, la sua luna. Il suo mondo. E ogni volta che sentiva le sue labbra non c’erano parole…

Un bacio dal sapore di sale, tra i suoi occhi col colore del mare.

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