Quando le religioni sono l’ostacolo… #iltrenoperlafelicità

parigi bacio

Quando ho scritto #iltrenoperlafelicità e ho pensato di interlacciare una storia d’amore atipica alla vita di un normale ragazzo occidentale, ero consapevole di toccare un tema abbastanza caldo. A distanza di 8 mesi, con tutto ciò che è successo la settimana scorsa a Parigi, mi rendo conto che la corsa di Giovanni e Sarah verso un posto migliore, potrebbe rimanere vana. Non voglio arrivare a dire che stare in un posto sicuro sia un’utopia, ma per il momento, Giovanni e Sarah non potrebbero vivere le loro vite tranquillamente, in nessun luogo del pianeta. E questo perché? Per colpa delle loro religioni?

Per chi non avesse letto #iltrenoperlafelicità, Giovanni è un ragazzo italiano, di fede cristiana, e Sarah, della quale si innamora, è invece musulmana. Il mio libro vuole essere una denuncia verso questo mondo, in cui l’amore per il prossimo passa in secondo piano. Siamo veramente sicuri, allora, di credere in una fede quando usiamo quest’ultima per ammazzare qualcun’altro, quando imponiamo ingiustamente agli altri ciò in cui crediamo, quando non accettiamo nessun altro a patto che creda in ciò in cui noi crediamo, oppure ancora, quando non accettiamo, a priori, le persone che hanno la pelle diversa dalla nostra?

E allora, il mondo che sognano Giovanni e Sarah dovremo sognarlo pure noi, perché siamo ben distanti dallo stato di civiltà moderna; e questo lo possiamo raggiungere iniziando a fare piccoli gesti verso gli altri. Ricordate che l’amore ci unisce e non ci divide.

Infine, volevo dire che mi spiace che Parigi, simbolo dell’integrazione extraeuropea nel mondo occidentale, sia teatro di queste barbarie. Spero che Giovanni e Sarah siano vivi, e che lì da qualche parte esportino quel modello di integrazione VERA che io vorrei che il mondo vivesse. Dopo tutto, sognare non costa niente.