Ringiovinezza parte 9

Il giorno della sfilata arrivò in fretta. Leo si guardava in continuazione allo specchio, ma il nodo della cravatta si girava sempre su un lato. Innervosito, si guardò il viso e pensò che in settant’anni suonati non aveva mai indossato uno smoking.

Qualcuno bussò alla porta.

-Siamo nervosi- disse Maggie dopo aver chiesto il permesso di entrare.

-Non credo che possa ancora emozionarmi alla mia età- rispose Leo mentendo pure a sé stesso.

-Ne è sicuro?-

Leo continuava a combattere con quel maledetto nodo.

-Aspetti che l’aiuto-

Maggie si avvicinò a lui e gli sistemò la cravatta per il meglio.

-Ma come ha fatto?- chiese Leo stupito che il nodo non si muovesse più.

-Mio marito ha lo stesso problema- sorrise Maggie.

Leo si guardò ancora allo specchio.

-Certe volte le cose più semplici ci appaiono le più difficili solo perché le guardiamo con un solo punto di vista, e ci aspettiamo che cambino-

Sulla soglia Maggie gli augurò buona fortuna. Dopo quella frase di Maggie, Leo pensò a Betty. Aveva voglia di conoscere i suoi figli e la sua famiglia, ma sapeva che lei non era d’accordo. Pensò che forse quel rapporto volesse coltivarlo giorno dopo giorno solo ed esclusivamente con lui e nessun altro.

Con quella convinzione uscì dalla stanza e andò nel retro dell’auditorium. Betty l’aveva visto entrare ma non si avvicinò a salutarlo per non dare nell’occhio. Maggie dietro le quinte ripeté l’ordine di uscita dei protagonisti, ma si affrettò nel rassicurarli che li avrebbe chiamati per nome, in modo tale che nessuno si sbagliasse.

Tutti erano tesi dietro quel sipario fatto di lenzuola di vari colori. L’aveva messo insieme Flora.

Maggie li scrutava in viso e provò tanta ammirazione per la loro capacità di mettersi ancora in gioco e ridere di sé stessi, nonostante l’età.

L’inserviente mandò una musica che richiamava la natura. Dopo circa un minuto Maggie uscì dal sipario e tra gli applausi annunciò l’evento dell’anno, perlomeno alla Residenza dei fiori. L’inserviente tutto fare tirò giù il sipario e Maggie annunciò il primo nome.

Flora camminava con passo impacciato e tra gli applausi sfoggiava un vestito per metà rosso e per metà nero. Portava i capelli raccolti in una chignon e un accenno di rossetto. Betty l’aveva aiutata a truccarsi e quando Floria si era vista allo specchio non credette di essere lei.

Poi passò la volta di Giorgio, sempre con il suo bastone e col suo fare imbronciato. Aveva un abito semplice e nessuna cravatta. Dietro di lui, Giovanna, che nonostante il peso, indossò coraggiosamente un vestito a quadri e degli occhiali da sole degni di una diva degli anni ’60, era sempre stato il suo sogno portarli dopo che essere stata a Capri per il viaggio di nozze.

Via via sfilarono tutti, quando ad un certo punto sul palco salì lei, Betty. Portava un vestito giallo in tinta unita, elegante e accollato, un cappello, anch’esso giallo con qualche piuma su un lato. Si muoveva con naturalezza e sembrava che avesse calcato le passerelle di tutto il mondo per tutta la vita. Leo la guardava muto e con il cuore in gola. Avrebbe voluto dire a tutti che quella donna era il suo nuovo amore. La sua felicità.

Betty conquistò il pubblico, ma dietro quel suo sorriso di circostanza si nascondeva un’altra lei, che nessuno poteva captare. Aveva lo stomaco contratto e respirava velocemente per l’emozione. Non era abituata ad avere i riflettori puntati su di lei.

-Spetta a te!- disse Giorgio dandogli una gomitata decisa.

Leo salì le scale del palco con grande lentezza. Le sue gambe non gli permettevano di andare più veloce. Le sentiva pesanti e stanche. Una volta sopra cercò lo sguardo dei suoi figli e li vide tutti schierati sulle sedie, compresi i nipoti. Era abituato a stare dall’altra parte, a vederli recitare a scuola. Vide un sacco di persone che puntava il proprio smartphone verso di lui, pronti ad immortalare ogni momento.

Tra gli applausi, Leo sfoggiò un bellissimo smoking grigio fumo di Londra e un cappello che lo rendeva decisamente regale. Lui, un ex capotreno delle ferrovie dello stato.

Maggie chiamò tutti i protagonisti sul palco e ci fu un ovation generale. Erano anni che alla Residenza dei fiori non si vedeva un evento così. Betty e Leo si scambiarono un’occhiata e un sorriso. Maggie invitò tutti i partecipanti alla sala comune per un piccolo rinfresco, mentre la direttrice salì sul palco ad omaggiarla per il suo lavoro consegnandole un mazzo di rose.

Di quell’evento alla Residenza dei fiori se ne sarebbe parlato per anni, e tutto era merito di Maggie, che era riuscita a rivitalizzare quelle persone abitudinarie che stavano sempre davanti alla tivù e a seguire i quiz tutti i pomeriggi. Troppo abitudinari, per Maggie.

© Michael Floris – Tutti i diritti sono riservati.

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