Vacanze d’estate – 10. Emozioni fuori controllo

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Dopo quel bacio, Luca e Sofia si sentirono d’improvviso vicini come non mai. E’ bastato soltanto un bacio per dimenticare i silenzi a scuola, i pensieri, gli sguardi di nascosto. Le loro labbra continuavano a cercarsi senza sosta. Sapevano di sale, e ad ogni pausa, Sofia se le tastava con la lingua, e le piaceva sentire il sapore che cambiava.

Nessuno dei due osava proferire parola. In quel momento erano i corpi a dialogare con il loro fantastico linguaggio. Le mani si cercavano e si trovavano con una carezza leggera e sensuale.

Dopo alcuni lunghi e interminabili minuti, Luca aprì gli occhi e vide che Sofia li teneva ancora chiusi, come estasiata. Era bella. Di un bello che gli scatenava l’anima dentro, che lo scuoteva come una barca in mezzo al mare in tempesta, e non riusciva più a controllare niente. Con un dito, Luca seguiva il contorno delle sue labbra e poi del naso, e lei continuava rimanendo immobile per non perdere neanche un istante di quelle emozioni così forti. Poi, Sofia si rifugiò improvvisamente tra le sue braccia, come a cercare un posto dove ripararsi dalla realtà. Si era stupita di se stessa, e di come il suo corpo avesse bisogno di cercare il corpo di Luca. Si sentiva come seduta sulla soglia di una caverna a guardare la vita reale scorrere al di là del ciglio. Non voleva più uscire. Era tutto così fuori controllo.

Separatore-1-2Alberto brancolava per la discoteca con il cocktail in mano, in attesa di trovare una ragazza carina da rimorchiare.

-Ti stai divertendo?- urlò Beppe dopo avergli dato una pacca sulle spalle.

-Che figata, ragazzi!- rispose Alberto, fingendosi un po’ su di giri.

-Vieni, ti facciamo vedere una cosa…- disse Giorgio.

Alberto, incuriosito, seguì i due tra la folla.

-Ehi! Stai attento!- urlò una dopo averlo colpito distrattamente da dietro.

Il cocktail di Alberto cadde rovinosamente per terra.

-Tutto bene?-

Giorgio gli andò in soccorso e l’aiutò ad alzarsi.

-Dov’è Beppe?-

-Ora, arriva.-

Alberto vide che Giorgio si dirigeva verso la porta del bagno, quindi si bloccò.

-Che c’è?-

-Io non devo andare al bagno.-

-Vieni.- disse Giorgio sorridendo.

Alberto si convinse ad entrare e seguì Giorgio. Il bagno era affollatissimo, tra chi fumava, chi faceva la fila, e chi vomitava. Giorgio si diresse nell’ultima porta, e dopo averla aperta mostrò ad Alberto un sacchetto di cocaina.

-Vuoi tirare?- chiese tenendo in mano la busta trasparente.

Alberto non rispose, e terrorizzato cercò di aprire la porta.

-Aspetta, dove vai? Hai paura?-

-…-

-Ti ho chiesto solo se vuoi tirare. Guarda…-

Giorgio avvolse un pezzo di cartoncino e inspirò col naso la droga.

-E’ buona, vedrai che ti piacerà. Dammi un deca.-

Alberto fece per prendere il portafogli dalla tasca dei jeans, ma non c’era nulla. Si tastò ancora più forte per constatarne ancora l’assenza e per poco non svenne.

-Cazzo, mi hanno rubato il portafogli!-

-Niente soldi, niente divertimento.- concluse Giorgio.

-Ma che cazzo me ne frega!-

Alberto usciì di corsa dal bagno e, come un cane da tartufo, andò in pista alla ricerca del suo portafogli. Dopo essere stato col capo chino per parecchi minuti, guadagnò l’uscita del locale scuro in viso. Pensò all’entusiasmo che l’aveva assalito durante il pomeriggio, e che Luca, in fondo, aveva avuto ragione.

Proprio di fronte a lui, in quel momento, comparve Luca, mano nella mano, con una ragazza della quale non riusciva a mettere bene a fuoco il volto. Gli pareva strano vedere Luca, un ragazzo così timido, prendere per mano una sconosciuta. La luce di un lampione rivelò il volto di Sofia, e Alberto sorrise, perché aveva capito che finalmente Luca ce l’aveva fatta. Era felice.

-Ehi…-

-Ti stavi preoccupando per me?-

-No, è che sono uscito a fare due passi.-

-E quei due?-

-Lascia perdere.-

-Perché? Che è successo?-

-Niente. Ma non mi trovo il portafogli, ho cercato dappertutto.-

-Quanto avevi?- chiese Luca sgranando gli occhi.

-Due.- disse Alberto facendo il segno con le dita.

-Due… cosa?-

-Testoni!-

Luca si portò la mano al volto.

-Erano i soldi per tutta la vacanza.-

-Non ci posso credere!-

Alberto alzò le spalle e si sedette su un muretto, sconsolato.

Luca guardò Sofia, gli disse qualcosa sottovoce, e lei si allontanò verso l’ingresso del locale.

-Sono contento per…- disse Alberto indicando Sofia con lo sguardo.

-Grazie. E’ stato tutto così naturale.-

-Bene, no?-

-Sì.-

-Avevi ragione su quei due tipi.-

-Coraggio, andiamo a casa.-

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