Vacanze d’estate – 16. Il falò sulla spiaggia

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Alberto non riusciva a staccarsi dallo specchio. Aveva passato quasi mezzora a sistemarsi i capelli, e dopo l’ennesimo e vanitoso sguardo si convinse che poteva andare, proprio come il videoclip di “Sei un mito” degli 883.

-La tua faccia non cambia anche se ti guardi per tutto il giorno, sai?- disse Luca ironicamente.

-Ah ah- Alberto rise sarcasticamente.

Giulia aspettò Alberto all’ingresso della spiaggia.

-Stai proprio bene stasera.- disse lui.

Giulia non rispose e sorrise compiaciuta.

-Vieni, hanno acceso il fuoco dilà!-

Giulia lo prese per mano e lo condusse per la spiaggia a piedi nudi.

Un numeroso gruppo di ragazzi stava attorno ad un falò enorme, al chiaro di luna. Luca, Sofia, Giulia e Alberto si avvicinarono e riconobbero il viso di qualche conoscente che era andato lì per non perdere l’occasione di fumare. Qualcuno andava giù pesante con l’alcol.

Due tipi impugnarono ognuno una chitarra e cominciarono a strimpellare canzoni di Vasco. Una ragazza abbastanza esuberante conduceva i giochi, provando a farsi seguire cantando a squarciagola e impugnando una bottiglia di sambuca.

-Ehi, Cami, canta più forte!- gridò qualcuno dalla mischia.

Lei riprese a cantare più forte, più stonata che mai e più sbronza.

Seduti l’uno accanto all’altra, Alberto e Giulia stavano appoggiati su se stessi. Alberto si guardò intorno e si accorse che Luca e Sofia si erano allontanati da loro.

-Non canti?- chiese Giulia.

-Sì, guardavo solo una cosa…-

-Dai, alzati vieni con me a ballare vicino al fuoco!-

Alberto si lasciò prendere per mano e si fece condurre a ridosso del falò.

Camilla intonò:

“Le bionde trecce, gli azzuri e poi…”

Alberto scrutò il viso di Giulia, illuminato a metà dalle fiamme. Aveva davvero le guance rosse e gli occhi azzurri. Era lei la ragazza di quella canzone. La strinse a sè e le sorrise. In quel momento, Giulia e Alberto avevano chiuso il mondo fuori per un momento.

La spiaggia, le chitarre, il falò, il bacio.

Sì, finalmente Alberto era riuscito a baciare Giulia, proprio la sera prima di lasciare Finale.

Separatore-1-2La campanella che decretava la fine della giornata era suonata da un pezzo.

-Ehi, Luca!-

-Lucaaaa!-

-Eh? Che c’è?- rispose Luca svegliandosi di soprassalto.

Quando aprì gli occhi, Luca vide Alberto di fronte a sè con lo zaino in spalla, pronto per tornare a casa.

-Ma dove siamo?- chiese ancora intontito.

-E’ ora di andare a casa, è finita la scuola!-

Luca si girò spaesato, vide la classe completamente vuota e le finestre spalancate. Non sapeva quanto avesse dormito, e non gli interessava se la prof l’aveva visto appisolarsi tra i suoi compagni.

-Ma si può sapere che hai?- chiese Alberto incuriosito.

-Ero solo stanco. Non sai cosa ho sognato…- disse Luca, mentre i due scendevano le scale che portavano all’ingresso principale della scuola.

-Cosa?-

-Venivo in vacanza con te a Finale e rimorchiavo Sofia!-

-Seeee! Allora era proprio un sogno!-

Luca tirò fuori la bottiglietta d’acqua dal suo zaino e la svuotò sulla testa di Alberto. Faceva caldo, e ad Alberto quell’acqua non era dispiaciuta affatto.

-Dove si va?- chiese Luca.

-A fare i bagni in Piazza Castello!-

– FINE –

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